Vittore Crivelli da Venezia alle Marche

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Vittore Crivelli da Venezia alle Marche

vittore_crivelliPalazzo del Popolo, Sarnano
Fino al 6 novembre 2011

 

Una mostra dedicata a Vittore Crivelli, da sempre considerato una sorta di ‘brutta copia’ del più famoso fratello Carlo, che svela invece la sua indipendenza e originalità nella scelta di iconografie.
Accanto ad una raccolta di opere di Vittore anche quelle del fratello Carlo e di altri pittori e scultori attivi nei centri più interni delle Marche nella seconda metà del ‘400.

Vittore e Carlo Crivelli, nati e formatisi come artisti a Venezia, dopo alcuni anni di attività in Dalmazia, si trasferirono nelle Marche, dove la loro carriera, nonostante la vicinanza geografica, si svolse su binari separati. Carlo, stabilitosi prima a Fermo e poi ad Ascoli, negli ultimi anni della carriera si sposta lavorando per i signori di Camerino e Matelica e per la nobile famiglia Ferretti di Ancona. Vittore impianta una solida bottega a Fermo, dalla quale spedisce pale d’altare e polittici in un’area vastissima fra fermano e maceratese, lavorando sia per grandi ordini religiosi e committenti importanti, sia per chiese parrocchiali e piccole comunità religiose. Entrambi contribuiscono a mantenere vivo nelle Marche il gusto per l’ornamento, la lavorazione pittorica delle stoffe, l’eleganza formale presente già nella precedente stagione del gotico internazionale, influenzando schiere di artisti come Pietro Alemanno, austriaco, allievo di Carlo ad Ascoli, Stefano Folchetti di San Ginesio, Lorenzo d’Alessandro di Sanseverino, Cola dell’Amatrice, per i quali gli studiosi hanno coniato il termine di “crivelleschi”. In parallelo anche la scultura in legno, di cui l’area appenninica fra Marche e Umbria si rivelò grande produttrice fra ‘400 e ‘500, riprende modelli figurativi dai pittori, affidando spesso a loro la coloratura e doratura delle sculture.

Tra le iconografie nuove toccate da Vittore il tema della Madonna adorante, rappresentato in mostra dallo stupendo esemplare di Sarnano (Pinacoteca civica) e da altre versioni (Falerone, Massignano e Cupramarittima). Se il suo stile è meno elevato ed espressivo di quello di Carlo, eccezionale è tuttavia la qualità tecnica di cui Vittore è capace e rende le sue opere splendide di ori, rilievi e ornamenti. Lo studio dei documenti relativi a Vittore rivela inoltre il profilo di un vero e proprio imprenditore che si impone sul mercato artistico della zona per quasi trent’anni.

A un anno esatto dalla importante mostra della Pinacoteca di Brera a Milano, dedicata a Carlo Crivelli, si propone pertanto un’esposizione sulla figura di Vittore Crivelli nelle Marche, la regione che ha visto operare i due artisti e che costituisce il contesto originario delle loro opere.

L’evento si ricollega inoltre alle fortunate esposizioni dedicate nello scorso decennio al Quattrocento marchigiano, a San Severino, Camerino e Fabriano e sarà dedicato al grande storico dell’arte Pietro Zampetti.
In quest’occasione si è voluta valorizzare l’area culturale appenninica, dove i ricchi centri manifatturieri, fra i quali Sarnano occupava un posto di rilievo, hanno dato vita ad un proprio rinascimento originale e riconoscibile.

Accanto ad alcuni dei maggiori capolavori di Vittore Crivelli verranno presentate molte opere, sia del maestro veneto, che di altri artisti contemporanei, studiate per la prima volta o poco conosciute anche perché conservate fuori dal territorio italiano in musei e collezioni private: questa mostra vuole essere quindi un tentativo di risarcimento verso il territorio, testimone a suo tempo di una delle più importanti stagioni artistiche d’Europa.

L’organizzazione prevede poi un collegamento con altri siti di rilievo presenti a Sarnano e il coinvolgimento di molti altri comuni delle province di Macerata, Fermo e Ascoli Piceno, con la redazione di itinerari.

 

Info: Vittore Crivelli