Vermeer a Capodimonte: le musiciste del cielo

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Vermeer a Capodimonte: le musiciste del cielo

Donna con il liuto 1662-1663-Vermeer-241x528Museo di Capodimonte, Napoli

Fino al 9 febbraio 2017

 

Un fascino sottile e sublime insieme, quello delle musiciste, in una mostra veramente bella, come bellissime sono queste donne che suonano strumenti divini, o sfogliano carte da musica, sedute o accanto ai loro oggetti sonori. A volte timide, appena sorridenti, ma sempre assorte e attente solo alle note ancora nelle loro mani. Il capolavoro in mostra è “Donna con liuto”, che Johannes Vermeer dipinse tra 1662 e il 1663, prestito eccezionale del Metropolitana Museum di New York, dove la luce riscalda una ragazza con gli orecchini di perla che, accanto alla finestra, sta accordando un liuto. L’ambiente potrebbe essere l’atelier dell’artista e sullo sfondo la “consueta” carta geografica. Questo concerto amoroso è avvicinato e messo in dialogo con altri quattro dipinti secenteschi, di altrettante donne musiciste. Dall’autoritratto di Sofninsba Anguissola con tre ritratti di Santa Cecilia al cembalo con gli immancabili angioletti e lo sguardo estasiato, ad opere di Bernardo Cavallino, Carlo Sellitto e Francesco Guarino, piccoli grandi gioielli collocati con sapienza e ottimo gusto, come qui spesso accade. Non siamo al Museo Mauritshuis all’Aia davanti alla “Fanciulla con urbante”, detta anche la ragazza con orecchino, ma la fascinazione è la stessa. Anche qui a Napoli, Vermeer resta un grande narratore di donne.

Info: Museo di Capodimonte

 

 

Sofonisba Anguissola Autoritratto alla spinetta-1559-324x387 - Copia

 

Guarino Santa Cecilia-324x241

 

Cavallino Particolare di Santa Cecilia in estasi 1645-324x241