TIZIANO&TIZIANO: due capolavori a confronto

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TIZIANO&TIZIANO: due capolavori a confronto

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Pinacoteca Comunale F. Podesti, Ancona
Fino al 30 novembre 2017

 

TIZIANO AD ANCONA RACCONTA LA CIVILTA’ ADRIATICA 

E LA NAVE VA 

E la città ringrazia Pietro Zampetti

 

 

Se è stato certamente il Professor Pietro Zampetti a “scoprire” e a far riprendere gli studi della cosiddetta CIVILTA’ ADRIATICA (con pubblicazioni fondamentali per la storia dell’arte europea e con indimenticate mostre come quella ad Ancona a Palazzo degli Anziani “Pittura veneta nelle Marche” agosto/settembre 1950, dove fu anche assessore alla Cultura nel 1993 e poi Direttore del Centro Beni Culturali delle Regione Marche), oggi la sua città propone la lettura di quella splendida epopea attraverso ben due opere del Tiziano. Due grandi pale d’altare del giovane e dell’ormai maturo Tiziano: la Pala Gozzi, dipinta dal Vecellio nel 1520 (la sola a riportarne firma e data), e una tragica Crocifissione nel 1558. La Pala Gozzi, commissionata da un mercante di Dubrovnik, con ancora seppur tenui tracce raffaellesche, una luminosità ed uno splendore diffusamente incantati e devotamente soffusi; la Crocifissione, realizzata con la tecnica a macchia, dove Maria affranta e soccombente al dolore viene accostata ad un San Giovanni illuminato dal raggio di luce emesso dal Cristo. Sono gli ultimi anni del vecchio e fortunato Tiziano, ormai certo della sua unicità e grandezza, ma anche trionfante per il successo economico e imprenditoriale, che si avventura verso una nuova forma di modernità, seppure costretto da eventi storico-religiosi. Pesano le nuove geografie politiche e i 40 anni di distanza temporale tra queste due grandiose pale, ora riunite, un po’ faticosamente in verità, dati gli inadeguati ristretti spazi della Sala Zampetti della Pinacoteca Civica Podesti, dove resteranno fino al 30 novembre e dove la sola pala Gozzi già troneggiava vivace e tumultuosa tra gli altri splendori della Pinacoteca come Lorenzo Lotto, Sebastiano del Piombo. L’operazione titolata TIZIANO&TIZIANO, si deve anche all’interesse e all’attenzione della MSC Crociere con un progetto di CO MARKETING, ma anche all’intenzione di Ancona e della Regione di attrarre i tanti turisti che sbarcano nel porto della città dorica verso quei tanti capolavori raccolti in più di 100 Musei, spesso meno noti di Tiziano, ma altrettanto imperdibili, che disseminano l’intero territorio regionale. 

 

Info: Pietro Zampetti
        Comune Ancona

 

TIZIANO DA TOCCARE

Un evento speciale per la mostra, vale a dire una speciale visita accessibile alle persone non vedenti e ipovedenti, tramite le traduzioni a rilievo dei due celebri dipinti che animano l’esposizione, con relativa descrizione in Braille. Una prassi che porterà nuovo ed appassionato pubblico, destinata a tutti, poiché il tatto consente di approfondire e di scoprire tutti i segreti e gli artifici pittorici, ma anche la magia di Tiziano. La prospettiva, il gioco della luce, il posizionamento dei personaggi rappresentanti assumono significati nuovi ed inaspettati al tocco delle mani; delle mani di tutti. In particolare, accanto alla Crocifissione di Tiziano (1558-1559) è installato il bassorilievo in resina realizzato tramite una speciale tecnologia grafica computerizzata che permette di ricavare la terza dimensione del quadro. Un bassorilievo, va ricordato, ideato e realizzato dal Centro Internazionale del Libro Parlato Adriano Sernagiotto. Accanto invece alla Pala Gozzi (1520) è installato un bassorilievo realizzato dallo staff di Omero attraverso la tecnica del collage materico. Per godere di una visita a totale accessibilità e comprendere anche la tecnica del bassorilievo è consigliata, soprattutto per i non vedenti ed ipovedenti e loro accompagnatori, una telefonata di prenotazione alla Pinacoteca Podesti dove fino al 30 novembre prossimo, data ultima della mostra, i bassorilievi rimarranno affiancati, mentre per quello che riprende la Crocifissione, l’ipotesi è che segua il capolavoro del Tiziano al suo rientro nella Chiesa di San Domenico.

 

Info: Museo Omero

 

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