Teatro delle Muse, Ancona: la stagione 2015/2016

muse 2015-16

Teatro delle Muse, Ancona: la stagione 2015/2016

muse 2015-16Il programma della  STAGIONE LIRICA DI ANCONA 2015, curata dal direttore artistico della Fondazione Teatro delle Muse Guido Barbieri, propone quindici serate di spettacolo per tredici appuntamenti tra opere, recital e concerti.

Tre i titoli d’opera (La Bohème, Falstaff) di cui uno in forma di concerto (Zanetto) e altri nove appuntamenti denominati FESTIVAL D’AUTUNNO “ALBE E TRAMONTI”, pensati dalla Fondazione Teatro delle Muse in collaborazione con alcune tra le realtà musicali e culturali più significative della città di Ancona tra cui: la Società Amici della Musica “Guido Michelli”, gli Amici della Lirica “Franco Corelli”, l’Orchestra dei Fiati, il Museo Tattile Omero.

Partendo dalle opere in programma, il cartellone della Stagione Lirica 2015 di Ancona si apre il 9 ottobre alle ore 20.45 e l’11 ottobre alle ore 16.30 con La Bohème di Giacomo Puccini, libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica, direttore Gabriele Bonolis, regia Nicola Berloffa, scene Fabio Cherstich, nel cast, personaggi e interpreti: Mimì Cristina Pasaroiu, Musetta Lana Kos, Rodolfo Vincenzo Costanzo, Francesco Vultaggio, Schaunard Italo Proferisce, Colline Dario Russo, Alcindoro/Benoit Marco Camastra. L’opera è un nuovo allestimento Fondazione Teatro delle Muse.

Il 23 ottobre alle ore 20.45 e 25 ottobre alle ore 16.30 sarà la volta di Falstaff di Giuseppe Verdi, libretto di Arrigo Boito, direttore Nicola Paszkowski, regia e ideazione scenica Cristina Mazzavillani Muti, light design Vincent Longuemare, in coproduzione con Ravenna Teatri. Nel cast, personaggi e interpreti: Sir John Falstaff Sergio Vitale, Ford Federico Longhi, Fenton Giovanni Sebastiano Sala, Dr. Cajus Giorgio Trucco Bardolfo Matteo Falcier, Pistola Graziano Dallavalle, Mrs. Alice Ford Eleonora Buratto, Nannetta Damiana Mizzi, Mrs. Quickly Isabel De Paoli, Mrs. Meg Page Anna Malavasi.

Il programma prevede un terzo titolo d’opera, Zanetto di Pietro Mascagni – opera in un atto, che sarà presentata in forma di concerto, domenica 18 ottobre alle ore 18 (in forma semi scenica) al Teatro Sperimentale in collaborazione con il Conservatorio “G. Rossini” di Pesaro.

Gli appuntamenti intorno alle opere liriche che animeranno Ancona per tutto il mese di ottobre come Festival d’autunno “Albe e Tramonti” partono domenica 4 ottobre al Ridotto del Teatro delle Muse alle ore 18.00 con un Recital di canto in collaborazione con gli Amici della Lirica “Franco Corelli” di Ancona.
Giovedì 8 ottobre sempre al Ridotto del Teatro delle Muse alle ore 20.00, è previsto un concerto di Arianna De Stefani al pianoforte in collaborazione con la Società Amici della Musica “Guido Michelli” di Ancona e con la Scuola di Musica di Fiesole.
Sabato 10 ottobre al Ridotto del Teatro delle Muse alle ore 20 Intorno a La Bohème appuntamento in collaborazione con il Museo Tattile Statale Omero di Ancona.
Il programma prosegue mercoledì 14 ottobre al Teatro delle Muse alle ore 20.30 con l’Orchestra Fiati di Ancona diretta da Mirko Barani.
Giovedì 15 ottobre al Ridotto del Teatro delle Muse alle ore 20 è la volta del Quartetto Manfredi in collaborazione con la Società Amici della Musica “Guido Michelli” di Ancona e la Scuola di Musica di Fiesole.
Venerdì 16 ottobre ci si sposta al Teatro Sperimentale: alle ore 20.30 “Non abbiamo pianto (sulle rive dei fiumi di Babilonia)”, I Solisti Aquilani, direttore Gabriele Bonolis, voce narrante Enrique Irazoqui in collaborazione con l’Associazione SHE LIVES e gli la Società Amici della Musica “Guido Michelli” di Ancona.
Sabato 17 ottobre alla Chiesa di San Francesco – ore 18.45 Giovannimaria Perrucci, concerto d’organo in collaborazione con la Società Amici della Musica “Guido Michelli” di Ancona.
Giovedì 22 ottobre al Ridotto del Teatro delle Muse – ore 20, Carola Zosi, violino Marco Mantovani, pianoforte in collaborazione con gli la Società Amici della Musica “Guido Michelli” di Ancona e la Scuola di Musica di Fiesole.
Sabato 24 ottobre al Ridotto del Teatro delle Muse ore 18 è prevista una conferenza a cura di Fabio Brisighelli dal titolo La tradizione dell’opera al Teatro delle Muse di Ancona in collaborazione con gli Amici della Lirica “Franco Corelli” di Ancona.
Il Festival d’autunno “Albe e Tramonti” si chiude mercoledì 28 ottobre al Ridotto del Teatro delle Muse alle ore 18 con un Recital di canto in collaborazione con gli Amici della Lirica “Franco Corelli” di Ancona.

 

La STAGIONE TEATRALE 2015/16 di Ancona. Il programma prevede 10 titoli in abbonamento, per 4 repliche a spettacolo diviso tra 2 spettacoli in scena al Teatro Sperimentale e 8 spettacoli al Teatro delle Muse.

Spazio al divertimento, alla musica, all’ironia per una cartellone che non dimentica la contemporaneità, l’impegno, i grandi temi universali, con tanti protagonisti che, partendo dal teatro, hanno poi lavorato molto anche per il cinema e il piccolo schermo, diventando tra i più amati dal pubblico. Da Claudio Bisio ad Alessio Boni da Paolo Rossi a Piefrancesco Favino fino a Neri Marcorè ed Angela Finocchiaro, senza trascurare nomi importanti come Luca De Filippo, Franco Branciaroli, Ariella Reggio, Laura Curino, i grandi Vetrano e Randisi e le nuove e già affermate leve, Lino Musella, Paolo Mazzarelli, e l’attore di culto Marco Foschi.

Si parte dal 5 all’8 novembre al Teatro delle Muse con una commedia tutta al femminile, Calendar Girl di Tim Firth, grande successo al cinema e da anni sold out in teatro in Inghilterra portato in scena da una carica di meravigliose e bravissime attrici capeggiate da Angela Finocchiaro. Con lei sul palco vedremo: Laura Curino, Ariella Reggio, Silvana Fallisi, Carlina Torta, la traduzione e adattamento è di Stefania Bertola, la regia è di Cristina Pezzoli, Il famigerato gruppetto di signore per realizzare una raccolta di fondi da destinare in beneficenza, realizzerà un calendario che le vedrà ritratte in normali attività domestiche, ma con un particolare non convenzionale: posano senza vestiti. la produzione è Agidi / Enfi Teatro.

Dal 12 al 15 novembre l’appuntamento è al Teatro delle Muse con un altro beniamino del pubblico, Claudio Bisio in Father and son scritto da Michele Serra con la regia di Giorgio Gallione e la produzione del Teatro dell’Archivolto. Divertimento e intelligenza, per un testo di grande forza emotiva , comica ed etica allo stesso tempo. La forza satirica di Serra si alterna a momenti lirici e struggenti, con la musica in continuo dialogo con le parole. Inventiva sfrenata, comicità, brutalità moralità sono gli ingredienti di un irresistibile soliloquio che permettono a Claudio Bisio, al suo attesissimo ritorno in scena, di confrontarsi con un testo di grande forza.

Dal 25 al 29 novembre in prima nazionale al Teatro Sperimentale debutta la produzione di Marche Teatro Le strategie fatali scritto interpretato e diretto da Lino Musella e Paolo Mazzarelli tra i più promettenti talenti italiani, molto apprezzati da pubblico e critica già con lo spettacolo La società attualmente in scena a Napoli al Piccolo Bellini con grande successo. Questo nuovo lavoro li vede alla prova con uno spettacolo più ambizioso del precedente, con 7 attori dove per ognuno di loro si intrecciano diversi ruoli per differenti storie. Tra gli attori un nome di spicco come quello di Marco Foschi, attore di culto di registi come Latella, Ronconi, Sepe, Rifici; gli ormai consolidati ed eccellenti compagni di viaggio: Laura Graziosi e Fabio Montie le new entry Astrid Casali e Giulia Salvarani. Lo spettacolo sarà in prova ad Ancona. La produzione è di Marche Teatro in collaborazione con Compagnia MusellaMazzarelli e EmmeA Teatro.

Dal 3 al 6 dicembre al Teatro delle Muse Franco Branciaroli è Enrico IV nel capolavoro di Luigi Pirandello, il grande attore, per la prima volta alle prese con un testo dello scrittore agrigentino, cura anche la regia dello spettacolo. La produzione CTB Centro Teatrale Bresciano. Considerato il capolavoro teatrale di Pirandello insieme a Sei personaggi in cerca di autore, Enrico IV è uno studio sul significato della pazzia e sul tema caro all’autore del rapporto, complesso e alla fine inestricabile, tra personaggio e uomo, finzione e verità. Enrico IV è vittima non solo della follia, prima vera poi cosciente, ma dell’impossibilità di adeguarsi a una realtà che non gli si confà più stritolato nel modo di intendere la vita di chi gli sta intorno e sceglie quindi di “interpretare” il ruolo fisso del pazzo.

Dal 7 al 10 gennaio al Teatro delle Muse Pierfrancesco Favino in Servo per due di Richard Bean liberamente tratto da Il servitore di due padroni di Carlo Goldoni, regia di Pierfrancesco Favino e Paolo Sassanelli, produzione Gli Ipocriti. Sfruttando tutte le suggestioni della commedia dell’arte, della farsa, della comicità dei saltimbanchi, Favino mette in scena sapientemente un personaggio tipico, un servo sciocco, studiato in ogni dettaglio: nella voce, nella mimica facciale e nei movimenti, impacciati come quelli di un clown. Stupisce e fa ridere, in una continua interazione con il pubblico fatta di improvvisazione e battute estemporanee. A completare il tutto, l’energia dell’orchestra “Musica da Ripostiglio”, che irrompe nello spettacolo con una serie di intermezzi musicali: tormentoni e improvvisazioni che svelano tutta la carica e il talento dei quattro musicisti, che danno lustro e brio all’intera rappresentazione.

La Stagione prosegue dal 28 al 31 gennaio al Teatro delle Muse con un altro attore molto amato e questa volta anche marchigiano, Neri Marcorè che porta in scena Quello che non ho, liberamente ispirato all’opera di Pier Paolo Pasolini con canzoni di Fabrizio De André e la drammaturgia e la regia di Giorgio Gallione. La produzione è del Teatro dell’Archivolto. Un esempio di teatro canzone che, ispirandosi a due giganti del nostro recente passato (De Andrè e Pasolini) cerca di costruire una visione personale dell’oggi. Un tempo nuovo e in parte inesplorato in cerca di idee e ideali. Nel 1963 con ” La rabbia” poema filmico che intreccia analisi politica a vibrante invettiva, Pasolini costruisce una personale visione del mondo di quegli anni insieme lucida e beffarda, affettuosa e spietata. Racconta un’epoca di grandi utopie, di boom economico ma anche di un mondo che corre ciecamente verso la modernità e che fatica a coniugare sviluppo e progresso. Da questa libera ispirazione nasce “Quello che non ho”, che cerca di interrogarsi sulla nostra epoca, in equilibrio instabile tra ansia del presente e speranza nel futuro. A questo tessuto narrativo si incroceranno le canzoni di Fabrizio De Andrè, poesie in musica che passano dalle ribellioni, le beffe, le ballate e i sarcasmi giovanili, alla provocazione politica e alla visionarietà dolente delle “anime salve” e dei perdenti contemporanei.

Dal 4 al 7 febbraio al Teatro delle Muse arriva il testo di Eduardo De Filippo, Non ti pago portato in scena da Luca De Filippo con la sua Compagnia. La produzione è Elledieffe. La commedia viene messa in scena per la prima volta dalla compagnia “Teatro Umoristico I De Filippo”, l’8 dicembre 1940 al Teatro Quirino di Roma con Eduardo nella parte di Ferdinando Quagliuolo e il fratello Peppino che impersona l’antagonista Mario Bertolini (che nelle prime versioni si chiamava Procopio); il successo sia di critica che di pubblico è più che soddisfacente. Va detto che una certa parte di critica era portata ancora, in quegli anni a sottovalutare l’importanza dei De Filippo come autori, pur riconoscendo le straordinarie capacità di attori ma, la giusta valutazione dell’arte drammaturgica dei De Filippo cominciò a manifestarsi nella critica proprio a partire da questa opera; importante fu il giudizio dato da Ennio Flaiano che affermò qualche tempo dopo: «Senza esagerare ci si accorge che sono più vicini loro alla letteratura di quanto non lo siano molti autori d’oggi al teatro».

Dal 25 al 28 febbraio arriva sul palco delle Muse Paolo Rossi con Molière: La recita a Versailles di Stefano Massini, Paolo Rossi, Giampiero Solari per la regia di Giampiero Solari. La produzione dello spettacolo è del Teatro Stabile di Bolzano. L’improvvisazione di Versailles (L’Impromptu de Versailles) è una commedia scritta da Molière nel 1663, in cui mette in scena sé stesso e la sua compagnia dichiarando apertamente le sue idee sull’arte drammatica e abbozzando quella Comédie des comédiens che da molto tempo, si dice, aveva intenzione di scrivere. Con l’intento di fondare la nuova commedia di carattere e di costume, Molière riassume l’esperienza del teatro comico italiano e in particolare della commedia dell’arte, ritenendo necessario realizzare opere che attraggano il pubblico, non soltanto quello della corte e di Parigi, ma anche la “platea che si lascia coinvolgere”. La riscrittura dell’opera, firmata da Stefano Massini, Paolo Rossi e Giampiero Solari, si prefigge di approfondire l’arte comica, di fondere la tradizione e l’attualità con rigore e poesia. Ne nasce una divertente rappresentazione della vita quotidiana dei teatranti, alla ricerca del capolavoro, tra brani tratti dalle commedie più celebri e stralci della biografia per lo più sconosciuta e straordinariamente affascinante del grande capocomico francese. Un viaggio nel teatro, nelle opere e nella biografia di Molière, il racconto del dietro le quinte di una compagnia in prova che deve allestire uno spettacolo in tutta fretta

Dal 9 al 13 marzo al Teatro Sperimentale Enzo Vetrano, Stefano Randisi, Laura Marinoni, Antonio Lo Presti portano in scena L’Onorevole di Leonardo Sciascia, adattamento e regia di Enzo Vetrano e Stefano Randisi, produzione Teatro Biondo Stabile di Palermo / Fondazione Emilia Romagna Teatro. L’onorevole è un testo che racconta con intrigante ironia come l’ascesa politica di un onesto professore di lettere possa diventare un’ineluttabile ma pacifica, perfino brillante, caduta morale. Ma l’attualità più eclatante, la denuncia più dolorosa di questo testo, è che lo specchio e la matrice di questo disfacimento delle idee sia l’abbandono della cultura come strumento basilare della conoscenza e della formazione.

Chiude la Stagione Teatrale in abbonamento dal 14 al 17 aprile al Teatro delle Muse, Alessio Boni protagonista de I Duellanti di Joseph Conrad, traduzione e adattamento Francesco Niccolini, e con Marcello Prayer per la regia di Alessio Boni e Roberto Adorasi. Lo spettacolo è una produzione Golden Art. Un romanzo esemplare, scritto da uno dei più grandi autori europei di primo Novecento: Józef Teodor Konrad Korzeniowski, meglio noto come Joseph Conrad, un polacco che, in inglese, racconta una sorprendente storia francese. Un’opera su di un mondo in rapida estinzione, e al tempo stesso un capolavoro dell’assurdo, su come i fili della vita e del destino sfuggano di mano e sopravanzino ogni buon senso e prevedibilità.