STORIE DELL’IMPRESSIONISMO. I grandi protagonisti da Monet a Renoir, da Van Gogh a Gauguin

M pissarro 148

STORIE DELL’IMPRESSIONISMO. I grandi protagonisti da Monet a Renoir, da Van Gogh a Gauguin

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Museo di Santa Caterina, Treviso
Fino al 17 aprile 2017 – prorogata all’1 maggio 2017

 

140 opere, quasi tutti dipinti, ma anche fotografie e incisioni a colori su legno, provenienti da musei e grandi collezione di mezzo mondo riunite da Marco Goldin a Treviso per raccontare, come prima mai fatto in Italia, le varie storie dell’impressionismo. Opere che documentano non solo quel mezzo secolo che va dalla metà dell’Ottocento fino ai primissimi anni del Novecento, “ma anche – anticipa Goldin – quanto la pittura in Francia avesse prodotto, con l’avvento di Ingres a inizio Ottocento, nell’ambito di un classicismo che sfocerà, certamente con minore tensione creativa, nelle prove, per lo più accademiche, degli artisti del Salon. Quindi mettendo in evidenza quanto preceda l’impressionismo − e lo prepari anche come senso di reazione rispetto a una nuova idea della pittura − e quanto da quell’esperienza rivoluzionaria, e dalla sua crisi negli anni ottanta, nasca e si sviluppi poi, fino a diventare pietra fondante del nuovo secolo ai suoi albori. Soprattutto con il magistero dell’ultimo Monet e dell’ultimo Cézanne, ai quali non a caso è dedicato il capitolo finale.” Ma le diverse sezioni della mostra non saranno mondi a se stanti e indipendenti, e invece la pittura accademica sarà spesso inserita quale contrappunto nelle sezioni stesse, così da far comprendere come il linguaggio nuovo dei giovani impressionisti, e prima di loro dei pittori della scuola naturalistica di Barbizon, vivesse nel tempo stesso del Salon. Non dunque un prima e un poi, ma un’esperienza storica che si esprime in parallelo, e simultaneamente, nelle strade di Parigi. Quel Salon al quale del resto, pur rifiutandone lo spirito di rievocazione e di conservazione, gli impressionisti ambivano a partecipare, essendo comunque il solo luogo che poteva garantire visibilità e fama. Ma in questa sorta di grande tavola sinottica di un’epoca, non sarà solo la pittura di Salon a essere messa in rapporto con l’impressionismo. Entreranno in gioco anche l’appena nata fotografia, soprattutto nell’ambito del paesaggio che rievoca il mare o la foresta di Fontainebleau − luoghi comuni di indagine e ancora una volta puntualmente accanto ad alcuni dipinti − e poi le celeberrime incisioni a colori su legno di Hiroshige e Hokusai. La mostra avrà quindi anche un suo lato di stringente carattere storico, tale da collocare le figure e le opere nel contesto dell’epoca. E con tutta l’evidenza possibile non sarà solo una sequenza di opere pur bellissime e di capolavori, ma giungerà al termine di tanti anni di analisi proprio da Goldin dedicate alla pittura francese del XIX secolo. L’esposizione condurrà il visitatore a emozionarsi in un percorso tra capolavori che hanno segnato una delle maggiori rivoluzioni nella storia dell’arte di tutti i tempi. La qualità assoluta dei prestiti, i confronti che essa stimola, le suggestioni che catalizza fanno di questa mostra un’occasione unica di approfondimento e di scoperta di una bellezza nel profondo ancora tutta da scoprire.

 

Info: Storie dell’impressionismo

 

immagine sopra: Camille Pissarro, Castagni a Louveciennes, primavera, 1870

 

van gogh

Vincent van Gogh, Paesaggio con covoni e luna crescente, 1889

 

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Claude Monet, La scogliera a Etretat, 1885

 

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Pierre-Auguste Renoir, Mademoiselle Irène Cahen d’Anvers (La piccola Irene), 1880