Sante Monachesi tra Macerata e Parigi. Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi, Macerata

Sante Monachesi tra Macerata e Parigi. Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi, Macerata

Fino al  24 settembre 2023

OCCHI FRANCESI E MANI AGROMACERATESI

E’ uno dei protagonisti del primo Novecento, ma soprattutto Sante Monachesi è un maceratese, anche se in questa strepitosa e perfetta mostra si narra del suo legame/rapporto con Parigi. Inevitabile per l’epoca, o inevitabile per una personalità formatasi in provincia (Macerata 1910-Roma 1991), di cui ha mantenuto i tratti forti ed erbosi. Sono 60 le opere, individuate e collocate da Maurizio Faraoni, con il supporto scientifico, ma soprattutto caldo e affettivo di Donatella Monachesi. Di particolare interesse la serie di documenti d’archivio, foto, lettere, sculture, disegni inediti, dipinti, alcuni dei quali esposti nella galleria Silvagni nel 1950 e che ritraggono i famosi “Muri ciechi”, opere pittoriche in cui trasforma e reinterpreta i profili ciechi delle facciate parigine, chiaro esempio del “minimalismo dell’autore”, come illustra il curatore. Precedenti mostre in città hanno approfondito personalità fondamentali per l’ambito maceratese/internazionale come Tullio Crali e Wladimiro Tulli. Con la donazione della figlia Donatella si va ad incrementare e storicizzare l’intera collezione museale di Palazzo Bonaccorsi, chiudendo il cerchio magico delle numerose opere degli artisti del Gruppo Boccioni. Il Gruppo resta attivo dal 1932 al 1942, anno della morte di Bruno Tano, l’infaticabile ed appassionato promotore. Per volontà di Wladimiro Tulli prese il nome di «Boccioni-Tano», proseguendo le attività fino al 1944 circa. Nell’arco di poco più di un decennio gli artisti avevano animato il clima artistico locale e partecipato alle prestigiose rassegne di arte nazionale e internazionale. Tra queste ricordiamo la Quadriennale di Roma e la Biennale di Venezia, imprescindibili vetrine dell’arte contemporanea, dove era possibile confrontarsi con le principali correnti artistiche del tempo. In occasione della mostra maceratese del 1938 Marinetti elogia gli artisti Bruno Tano e Sante Monachesi per la loro «genialità che va già suscitando nell’intelligentissima città di Macerata energie novatrici atte ad arricchire la poesia e le arti».
Dagli esordi Futuristi al Neo Cubismo per approdare al movimento Agrà, abbreviazione di agravitazionale, fondato da Monachesi all’insegna della libera energia espressiva, adottando forme nuove e materie lievi come l’evelpiuma e il perspex, l’avventura artistica non si è mai fermata, entrando nel tessuto contemporaneo con incisività e vigore.
Per approfondire la conoscenza del poliedrico e geniale artista, altre sue opere potranno essere ammirate in contemporanea a Civitanova Alta alla Pinacoteca Civica Moretti e a Macerata al Museo del Novecento di Palazzo Ricci a partire dalla metà del mese di luglio.

Info: Comune di Macerata

Didascalia dell’immagine in alto: Muro cieco con case di Parigi, 1955

 


Rouge Paris


Scaled


Clawnesses, 1946


Paesaggio marchigiano, 1943


Autoritratto, 1932