Pianeta Mare. Yann Arthus-Bertrand/Brian Skerry. Mole Vanvitelliana, Ancona

Pianeta Mare. Yann Arthus-Bertrand/Brian Skerry. Mole Vanvitelliana, Ancona

Fino al 25 giugno 2023

EMERGENZA BLU’:  È TROPPO TARDI PER ESSERE PESSIMISTI


L’Uomo e il Mare sono intimamente legati. Il loro è un amore impossibile dove più che di abbracci si tratta di battaglie e di sopraffazioni. Questo narra la mostra di Ancona, con 70 fotografie d’autore di Yann Arthus-Bertrand e Brian Skerry che dal cielo e dalle profondità marine offrono un doppio sguardo del Pianeta mare. Dall’alto perché le riprese sono per lo più aeree, e dalle profondità subacquee. Mentre Yann Arthus-Bertrand ci sbatte in faccia tutti i danni che l’umanità, la civiltà e il progresso hanno arrecato agli oceani: dalle spiagge edificate e cementate, alle fuoriuscite del petrolio, alle spiagge sovraffollate, ai porti container, agli scarichi urbani con splendide panoramiche fittamente colorate e antropizzate (leggi malamente umanizzate); Brian Skerry emerge dalle profondità del blù con la morte dei coralli che si pietrificano per mancanza di ossigeno e diventano bianchi, con la pesca intensiva che stermina la fauna ittica, fino ad osservare con una certa dolcezza il pesciolino che trova comunque casa dentro un lattina affondata oppure lo squalo incappato in una trappola non destinata a lui, per arrivare alle foreste di mongrovia che si rigenera fino a riemergere dal fondo (cioè una sorta di Amazzonia sull’acqua). Certamente il mare dimostra anche oggi una forza possente di resilienza, di rigenerazione, una sorta di eterna bellezza. Brian Skerry è un fotografo americano, specializzato nella biodiversità sottomarina, che ha fatto immersioni per più di 10.000 ore in tutti gli oceani e realizzato più di 20 servizi per la rivista del National Geographic. Qui ad Ancona possiamo averne una’idea sostanzialmente fedele, una filosofia professionale alimentata soprattutto dalla passione e dalla convinzione che è troppo tardi per essere pressimisti. Yann Arthus-Bertrand è anche’ l’autore della serie di documentari “Vu du ciel”, del lungometraggio “Home”, e di “Human”, un film ode all’umanità. Pittore della Marina francese, è anche Ambasciatore di buona volontà del Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (PNUE) e Presidente della Fondazione GoodPlanet.
Nella Dichiarazione di Rio sull’Ambiente e lo Sviluppo del 1992, la salvaguardia dei nostri Oceani era unanimemente considerata come una priorità. 30 anni dopo, meno del 2% della superficie degli Oceani è protetta. Oggi, quando ancora la gran parte del mondo marino ci è sconosciuta, l’impronta dell’Uomo è comunque percepibile ovunque. Eppure, è nel Mare che sono apparse le prime forme di vita sulla Terra. Il Mare produce il 50% dell’ossigeno che respiriamo e assorbe un terzo delle nostre emissioni di CO2. Un miliardo di persone nel mondo vi trovano l’unica fonte di proteine animali: il pesce.
Video-Della mostra fa parte anche “PIANETA OCEANO“, un film documentario realizzato da Yann Arthus-Bertrand e Michael Pitiot, accorato appello rivolto all’umanità per il rispetto del mondo in cui viviamo. Grazie alle immagini aeree mozzafiato di Yann Arthus-Bertrand e a quelle dei migliori operatori subacquei, il film ci conduce in un viaggio inedito. Dal plancton alle balene, dai pescatori della Papuasia Nuova Guinea ai portacontainer che fanno la spola tra la China e gli Stati Uniti, dalle metropoli sulla costa alle spiagge più frequentate dai vacanzieri, il film ci ricorda che siamo tutti abitanti di uno stesso “pianeta blu”.

Info: La Mole Ancona

Didascalia dell’immagine in alto: Il Cuore di Voh , Isola Grande Terre, Nuova Caledonia, Francia © Yann Arthus-Bertrand


Incontro ravvicinato tra un subacqueo e una balena franca australe, Isole Auckland, Nuova Zelanda © Brian Skerry


Un gobbio limone alla finestra del suo riparo, una vecchia latina, Isola di Honshū, Giappone © Brian Skerry


Il Grande Buco Blu, atollo di Lighthouse Reef, Belize © Yann Arthus-Bertrand


Ipanema vista da Bertrand