Marlene Dumas. Open-End. Palazzo Grassi, Venezia

Marlene Dumas. Open-End. Palazzo Grassi, Venezia

Fino all’8 gennaio 2023


Dopo due anni per il lockdown riapre con questo sparo acuto e rumoroso per molti mesi la mostra monografica di Marlene Dumas che appare veloce accompagnata dalla figlia Helena. Sudafricana la Dumas è la prima donna ad esporre a Palazzo Grassi, il Museo veneziano di Francois Pinault che lo gestisce in modo magnifico e munifico. Pinault è anche un collezionista di sue opere e molte sono qui, insieme naturalmente al altri pezzi provenienti da altri musei e da privati: in totale più di 100 a patire dal 2023.
Marlene narra molto e va in profondità: dalle vittime dell’Apartheid di Cape Town, ma anche le ragazze di Amsterdam che si vendono in vetrina. Il tutto però rispettando l’identità e quasi mai riconoscibili. Basta la situazione, il luogo, il senso di negatività. “E’ un’esposizione sulle storie d’amore e sui diversi tipi di coppie giovani e vecchie; sull’erotismo, il tradimento, l’alienazione, l’inizio e la fine, il lutto, le tensioni tra lo spirito e il corpo, le parole e le immagini”. Emblematico il quadro Lips, con labbra tragiche e sconvolgenti. Negli anni ’60 Marlene conserva la pagina di una rivista con la pubblicità di un rossetto. Poi nel 2018 riprende quell’immagine e la reinventa in chiave personale, con un’espressione sensualissima perché il viso della ragazza è ricoperto da una pellicola trasparente verde acqua, e le labbra cambiano di colore diventando tinte pop… e anche di più! Strati di colore bagnato steso e asciugato in una sola notte ha creato una nuova opera, una nuova ragazza, un nuovo simbolo sessuale Marlene omaggia anche la bellezza femminile oltre i 75 anni. Ammaliata dal fascino di Lauren Hutton dipinge Maddalena (Magdalena), una donna non più fertile che lava i piedi a Gesù. L’opera si chiama Longing  e con poche tenebrose pennellate riesce comunque ad essere sensuale con occhi, mani, labbra carnose e palpitanti. Scrive Marlene: “ Vorrei che i miei dipinti somigliassero a poesie. Le poesie sono frasi che si sono tolte i vestiti”.

Info: Palazzo Grassi

Didascalia dell’immagine in alto: Marlene Dumas, Red Moon, 2007


Marlene Dumas, Dora Maar The Woman Who saw Picasso cry, 2008


Marlene Dumas in collaborazione con Helena figlia dellartista, Mama als Belly danser, 1996


Marlene Dumas, Pasolini, 2012


Marlene Dumas, No Belt, 2010


Marlene Dumas, Blindfolded, 2002