Luce contemporanea su Andrea Lilli

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Luce contemporanea su Andrea Lilli

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Itinerari, incontri, restauri, luoghi per rivivere una grande stagione della pittura nelle Marche tra Cinquecento e Seicento. Ad Ancona e Senigallia segni indelebili su realtà urbana, centri storici, Chiese e Musei

 

Luce contemporanea su Andrea Lilli vuole essere una rivisitazione attiva e contemporanea di un artista tanto presente in molti luoghi della cultura della regione Marche destinando tale progetto, oltre che alla ricerca e alla possibilità di stimolare nuova attenzione con iniziative di recupero e restauro, anche a ricordare la necessità di riqualificare in chiave contemporanea spazi urbani, ma anche periferici prevedendo iniziative atte ad una maggiore e migliore fruizione degli stessi.
Itinerari nei luoghi e in alcune delle città del Lilli (Ancona, Senigallia), incontri e seminari, progetti per ricollocazione opere, indagini per potenziali ritrovamenti, riallestimento e migliore accessibilità, nonché sinergie tra nuove e moderne professionalità con operatori interni alle strutture museali sono i punti salienti del progetto. Progetto che coprirà un arco temporale di alcuni anni.
Si vuole ricordare e sollecitare sulla necessità di una verifica dell’esistente e, soprattutto, delle opere fruibili. Si ritiene che alcune opere di proprietà di privati, siano ancora da catalogare.
L’anconetano Andrea Lilli (1570-1631), è uno dei più significativi di quell’epopea pittorica che tra Cinquecento e Seicento si diffuse nel territorio regionale. Il Lilli nel quadro dell’ultima generazione cinquecentesca, si pone tra i manieristi più originali ed interessanti, caratterizzato da una carica di espressionistica emotività che stravolge gli schemi figurativi abusati, con effetti di visionarietà esasperata e di spasmodiche tensioni verticalistiche in cui possibile riconoscere gli ultimi sostenitori di quello straordinario filone mistico che percorre con fiammeggianti punte neogotiche, l’apparente calmo turgore della pittura romana del Cinquecento. Andrea Lilli di questo schieramento rappresenta la fiammata più spettacolare ed anomala. L’originalità del suo linguaggio, veramente unico nella pittura del tempo, tra sinistra tetraggine e morbosi languori mistici, assicura all’artista una posizione di forte rilievo nel panorama pittorico del suo tempo e, per alcuni, di preminenza rispetto a Federico Barocci nonché a Simone De Magistris. Certamente questa calda e mistica forza nonché vitalità hanno garantito all’artista e alle sue opere un costante interesse della critica e dei maggiori studiosi e ricercatori anche a livello internazionale. Una consistente parte delle sue opere, per lo più dipinti, si trovano sia in musei e chiese marchigiane (Urbino, Ancona, Fano, Senigallia, Numana, Apiro, Fermo, ecc.) che in altre località italiane ed estere. Purtroppo nella nostra regione poche e non recenti sono state le occasioni e le opportunità per avvicinarsi alla sua arte. Determinante comunque resta la mostra del 1985 “Andrea Lilli nella pittura delle Marche tra Cinquecento e Seicento” (Ancona, Pinacoteca Podesti, e relativo catalogo, a cura di Luciano Arcangeli). Alcune opere, per lo più disegni, sono state esposte a Caldarola nella mostra del 2007 “Simone De Magistris”.