La Polonia oggi: moderna e giovane, ma senza euro

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La Polonia oggi: moderna e giovane, ma senza euro

limes-poloniaAd Ancona, Facoltà di Economia, Consolato per le Marche con LIMES 

La Polonia oggi è un paese dinamico, moderno e giovane. Il 60% dei polacchi ha meno di 65 anni. Nel 2011 ha tenuto la Presidenza della Commissione Europea, un’economia a sviluppo costante. Ma la valuta polacca è e resta lo Zloty. Da qui il titolo del primo numero del 2014 della rivista LIMES, 200 pagine e 27 autori: Polonia, l’Europa senza euro. Presentato ad Ancona, presso la facoltà di Economia Giorgio Fuà, su iniziativa del Console Onorario della Repubblica di Polonia per le Marche, Cristina Gorajski.

Un’immagine realistica di un Paese profondamente e velocemente cambiato, con 20 anni di stabilità. Leader nella UE per crescita del PIL, certamente dovuto anche ad un buon livello di istruzione diffusa, da un’evoluzione del settore privato, un sistema bancario moderno, manodopera specializzata a costi competitivi e tecnici e manager qualificati. Non per caso è il maggiore beneficiario dei fondi strutturali europei. Un tempo la percezione del Paese Polonia era mutuata da personaggi come Karol Wojtyla e Lech Wałęsa, fino ad arrivare a Zbigniew Boniek, primo giocatore straniero a giocare in Italia nel campionato di calcio di serie A.

Senza dimenticare Frederik Chopin cui Varsavia ha dedicato uno dei Musei più avvenieristici al mondo: centro di innovazione interattiva e la poetessa Wisława Szymborska con il suo sorriso ironico, indispensabile per proseguire nell’incompiuto progetto europeo, a prescindere dall’euro o dallo Zloty.

 

Comunicato stampa: Presentazione della rivista Limes: Polonia, l’Europa senza euro (nº 1/2014)Iniziativa del Consolato Onorario di Ancona, con Ambasciata, UNIVPM e Limes

A un anno dalla sua istituzione ad Ancona, il Consolato Onorario della Repubblica di Polonia per le Marche ha celebrato l’evento, organizzando la presentazione, presso la facoltà di Economia G. Fuà, del nº 1/2014 della rivista Limes, Polonia, l’Europa senza euro. Una vera e propria monografia nella quale, in 200 pagine, si fa il punto sul miracolo economico di un Paese che dal 2004 fa parte dell’Unione Europea e cresce molto, pur senza la moneta unica.

La prima, Voci di dentro, è il racconto della Polonia dall’interno. Con le sue percezioni, suggestioni e ambizioni di moderno paese europeo, attraverso le interviste ad alcuni dei suoi protagonisti, tra cui il ministro degli Esteri Radosław Sikorski e l’esponente del partito d’opposizione Diritto e giustizia Krzysztof Szczerski.

La seconda, Con Germania e America, di fronte alla Russia, analizza i rapporti geopolitici di Varsavia con Washington, Berlino e Mosca, su cui insiste tutto il peso della storia.

Cerniera tra Germania e Russia,unico Stato dell’Unione europea ad avere evitato la recessione, la Polonia è la stella in ascesa dell’Europa centro-orientale, anche se il suo miracolo economico, che dura da almeno 15 anni, presenta luci e ombre.

Proprio questo miracolo ha fatto sì che la presenza italiana nel paese sia rilevante, tra cui quella di alcune delle imprese marchigiane più importanti, che da anni sono attive in Polonia con propri stabilimenti: Elica, Bora, Indesit, Isopak, Clementoni e altre.

All’incontro sono intervenuti: Agata Błaszczyk, Primo Consigliere Ambasciata di Polonia in Italia; Francesco Chelli, vice Preside facoltà di Economia G. Fuà; Cristina Gorajski, Console Onorario di PL in Ancona; Claudio Schiavoni, Presidente Confindustria Ancona; Edoardo Boria, Geografo, Università La Sapienza, Consiglio scientifico Limes; Pietro Alessandrini, Ordinario di Politica economica UNIVPM; Matteo Tacconi, giornalista indipendente, collaboratore Limes; Franco Sotte, Ordinario di Economia e Politica agraria UNIVPM; Antonio Ricci, ricercatore centro studi e ricerche IDOS.

Fonte Mauro Bignami – Studio Bignami Progetti di comunicazione e di marketing

 

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Cristina Gorajski

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Pietro Alessandrini

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Agata Błaszczyk, Primo Consigliere Ambasciata di Polonia in Italia (prima da sinistra)