La Maddalena tra peccato e penitenza

canova maddalena penitente

La Maddalena tra peccato e penitenza

canova maddalena penitenteMuseo Antico Tesoro, Loreto
Fino all’8 gennaio 2017

 

In 50 opere, 5 secoli di controversie religiose ed artistiche

 

 

Forte l’impronta del curatore fin dal titolo (furbesco o solo interrogante?) ne La Maddalena, tra peccato e penitenza, di Vittorio Sgarbi a Loreto, dimora della Santa Casa di Maria, deposta lì dagli Angeli e meta di devozione e pellegrinaggio. Figura femminile controversa, riscritta, rieditata, rivista e rielaborata e questa volta narrata con 50 opere scelte da Sgarbi e che rilevano la presenza di Maria di Magdala nella storia dell’arte. Con Papa Francesco si è anche aperta una riflessione profonda sul suo ruolo di prima testimone del Risorto e figura di primo piano nel Vangelo. Nei secoli l’iconografia della Maddalena vede la santa prostrata ai piedi del Signore per ungergli i piedi con essenze preziose, oppure piangente abbracciata al legno della croce, suscitando sempre l’interesse di grandi artisti dal Medioevo al Neoclassicismo. Fra le opere in mostra La Maddalena di Carlo Crivelli, “quasi un Klimt” come dice lo stesso Sgarbi, La Maddalena in meditazione di Guido Cagnacci, l’Estasi della Maddalena di Ignazio Stern, di proprietà dello stesso storico dell’arte, e la Cena in casa di Simone di Moretto da Brescia. Presente anche la Maddalena piangente di Guido Mazzoni, la Maddalena in contemplazione della croce di Matteo Loves, e La Maddalena di Desiderio da Settignano. La visione canoviana della Maddalena, nella sua versione penitente chiude il bellissimi percorso espositivo nel Museo di Loreto, non a caso chiamato, “Antico tesoro”.

 

Info: Museo Antico Tesoro – Aperto tutti i giorni dal lunedì alla domenica dal 3 settembre 2016 all’8 gennaio 2017

 

 

In alto: Antonio Canova, Maddalena penitente

 

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Maddalena di Carlo Crivelli (particolare del Polittico di Montefiore dell’Aso)