La geometria e i volumi di Arnaldo Pomodoro in dialogo con piazza dei Miracoli a Pisa

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La geometria e i volumi di Arnaldo Pomodoro in dialogo con piazza dei Miracoli a Pisa

pomodoroContinuità e innovazione

Piazza del Duomo, Pisa

Fino al 31 gennaio 2016

 

Arnaldo Pomodoro afferma: “La massima aspirazione per uno scultore è ambientare le proprie opere in un confronto con il tessuto urbano e con il paesaggio. La scultura è infatti – come dice Hegel – una presa di un proprio spazio ed ha senso se riesce a trasformare il luogo in cui è posta. Sono perciò estremamente felice che alcune tra le mie opere più importanti si trovino a dialogare con questi straordinari luoghi carichi di storia”.

 

Ecco quindi il Palazzo dell’Opera, il Museo delle Sinopie e l’esterno di Piazza dei Miracoli di Pisa ad ospitare i lavori dell’autore: più di cento tra sculture, progetti, disegni e documenti raccontano il suo iter artistico a partire dagli anni Cinquanta.

Continuità e innovazione è il titolo della mostra: Pomodoro è considerato l’artista che ha meglio saputo cogliere la continuità del tempo e trasferirlo nello spazio, rispettando sempre la sacralità del luogo.

Un dialogo con la storia e la memoria, che si arricchisce della straordinaria occasione di vedere le opere di Arnaldo Pomodoro dialogare con alcuni gessi dei più grandi interpreti della scultura medievale pisana, Nicola e Giovanni Pisano.

Il percorso espositivo, suddiviso in sezioni critiche strettamente collegate tra loro, parte dal Palazzo dell’Opera, dove è esposta una selezione di lavori tra i più significativi del Maestro dagli anni Cinquanta ad oggi, oltre ad alcuni tra i più importanti studi di opere architetturali, come il celebre Progetto per il nuovo cimitero di Urbino, del 1973, mai realizzato. Dai primi rilievi degli anni Cinquanta in argento, piombo e cemento, dalla serie degli Orizzonti, delle Tavole, delle Colonne del viaggiatore, in cui l’artista ha sviluppato la sua poetica del segno plastico, fino alle Cronache e ai Papiri degli anni Settanta e Ottanta, per arrivare alle sculture più recenti, i Continuum, che rappresentano una sorta di inventario di tutta la sua “scrittura”. Un ampio spazio è dedicato inoltre all’inedita esposizione di modelli in gesso di sculture di varie dimensioni.

Il Museo delle Sinopie accoglie le Sfere, le Colonne, i Cubi, opere che testimoniano la ricerca dell’artista sui solidi della geometria euclidea, in cui emerge il lacerante contrasto tra l’essere e l’apparire della forma. La serie dei Grandi disegni del 1971, studi per il gruppo del Movimento di crollo, espressione del disequilibrio e del movimento in contrasto con ogni staticità, accolgono il visitatore che entra nel museo.

All’esterno degli edifici, in Piazza del Duomo, trova la sua naturale collocazione una della sculture monumentali realizzate dall’artista che, sin all’inizio degli anni Settanta cominciò ad affrontare con energia il problema della grande dimensione e della scultura ambientale, con una nuova consapevolezza e un nuovo senso dello spazio. Scelta per dialogare con i marmi pisani, la scultura Giroscopio (bronzo e ferro, diametro 3,80 metri).

 

Info: Opera della Primaziale Pisana

 

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 Valentina Paciello