La fragile meraviglia. Un viaggio nella natura che cambia. Gallerie d’Italia, Torino

La fragile meraviglia. Un viaggio nella natura che cambia. Gallerie d’Italia, Torino

Fino al 4 settembre 2022

L E FOTO DI PELLEGRIN PER NON PERDERCI I IL MEGLIO

Le nuove Gallerie d’Italia di Torino sono oggi un grande museo di più di 10.000 metri quadrati, tre piani sotterranei più due per cinque piani in totale: un riferimento internazionale per la fotografia e che ospita anche l’archivio di Publifoto di Banca Intesa San Paolo. La mostra di Paolo Pellegrin, che spazia dalle foreste impenetrabili alle lingue di fuoco, ci accusa del pericolo per una natura meravigliosa e misteriosa che stiamo per perdere. Dai ghiacciai della Groenlandia, alla verdissima Costa Rica, fino al terremoto in Giappone, l’Etna. I vulcani islandesi e la Namibia. Il mondo in uno scatto sempre immediato, folgorante, fulminante. Non sono assenti gli animali, con le loro migrazioni e gli stormi nei cieli della Danimarca. Non si tratta di un reportage, né di guerra, come spesso accade ai grandissimi fotografi come lui inserito nel portfolio della Magnum, della sincera cronaca del conflitto tragicamente antico e permanente tra uomo e natura. Tra cielo, terra, acqua e fuoco. E l’ambiente? Cosa significa oggi, nel 2022, questa parola? Un valore, un miraggio, una catastrofe, un sogno? Pellegrin attira, spaventa, affascina e pone ineludibili interrogativi anche strettamente personali.

Info: Gallerie d’Italia

Didascalia dell’immagine in alto: Sonoyta Sonora, Messico, 2019 – ©Paolo PellegrinMagnum Photos


Sossusvlei, Parco nazionale di Namib-Naukluft, Namibia, 2022 –  © Paolo PellegrinMagnum Photos


L’eruzione del vulcano Fagradalsfjall, penisola di Reykjanes. Islanda, 2021- © Paolo PellegrinMagnum Photos


Parco Nazionale di Etosha, Namibia, 2022 – © Paolo PellegrinMagnum Photos


Iceberg nella baia di Disko Illulisat, Groenlandia, 2021-© Paolo PellegrinMagnum Photos


Riserva della Foresta Nebulosa di Monteverde, Costa Rica, 2022 – © Paolo PellegrinMagnum Photos