Giotto, l’Italia

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Giotto, l’Italia

giotto-polittico-baroncelli-partPalazzo Reale, Milano
Fino al 10 gennaio 2016

 

Giotto, l’Italia è il grande evento espositivo che conclude il semestre di Expo 2015: un viaggio ideale sulle orme di Giotto nei primi decenni del Trecento attraverso l’esposizione di capolavori, per la prima volta esposti a Milano, che ripercorrono le tappe del lavoro dell’artista in Italia fino al suo arrivo nella città, dove realizzò la sua ultima creazione, Gloria del Mondo, oggi perduta.
Il fiorentino, infatti, attraverso i suoi viaggi in Italia da Firenze a Roma, da Napoli a Rimini, da Padova a Milano, anticipò i dettami rinascimentali rivoluzionando il linguaggio espressivo e la rappresentazione. Superò infatti la tradizionale rappresentazione ieratica e bidimensionale propria dell’arte bizantina attraverso una maggiore e più plastica resa dello spazio e una più attenta caratterizzazione delle figure umane, gettando le basi dell’arte moderna e influenzando così l’espressione artistica di tutto il territorio italiano.
Il titolo della rassegna intende quindi sottolineare il ruolo rivoluzionario del pittore fiorentino chiamato da cardinali, ordini religiosi, banchieri, e anche dal re di Napoli, in molti luoghi e città d’Italia. Giotto infatti ovunque si sia trovato a lavorare ha avuto la capacità di attrarre fortemente le scuole e gli artisti locali verso il suo stile innovatore.
Quattordici opere, prevalentemente su tavola, nessuna delle quali prima esposta a Milano: una sequenza di capolavori assoluti mai riuniti tutti insieme in una esposizione. Ognuno di essi ha provenienza accertata e visualizza quindi il tragitto compiuto da Giotto attraverso l’Italia del suo tempo, in circa quarant’anni di straordinaria attività.
Si attraverseranno dapprima le sale in cui saranno esposte le opere giovanili: il frammento della Maestà della Vergine da Borgo San Lorenzo e la Madonna da San Giorgio alla Costa, documentano il momento in cui il giovane Giotto era attivo tra Firenze e Assisi. Poi il nucleo dalla Badia fiorentina, con il polittico dell’Altar Maggiore, attorno al quale saranno ricomposti alcuni frammenti della decorazione affrescata che circondava lo stesso altare. La tavola con Dio Padre in trono proviene dalla Cappella degli Scrovegni e documenta la fase padovana del maestro. Segue poi lo straordinario gruppo che inizia dal polittico bifronte destinato alla cattedrale fiorentina di Santa Reparata, e che ha il suo punto d’arrivo nel polittico Stefaneschi, il capolavoro dipinto per l’altar maggiore della Basilica di San Pietro.
Il percorso espositivo si chiude con i dipinti della fase finale della carriera del maestro: il polittico di Bologna, che Giotto dipinse nel contesto del progetto di ritorno in Italia, a Bologna, della corte pontificia allora ad Avignone; e il polittico Baroncelli dall’omonima cappella di Santa Croce a Firenze, che nell’occasione della mostra verrà ricongiunto con la sua cuspide, raffigurante il Padre Eterno, conservata nel museo di San Diego in California.

Info: Mostra Giotto

 

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