Gherardo Cibo. Dilettante di botanica e pittore di “Paesi”. Arte, scienza e illustrazione botanica nel XVI secolo

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Gherardo Cibo. Dilettante di botanica e pittore di “Paesi”. Arte, scienza e illustrazione botanica nel XVI secolo

cibo-styleGiorgio Mangani e Lucia Tongiorgi Tomasi
Editore: Il Lavoro Editoriale

 

Nel 1540 Gherardo Cibo (1512-1600), nobile cavaliere pronipote di papa Innocenzo VIII e nipote di Caterina Cibo, duchessa di Camerino, parente dei della Rovere, decide di ritirarsi a Rocca Contrada, nel Ducato di Urbino (oggi Arcevia), per dedicarsi completamente allo studio delle piante, alla pittura di paesaggio ed alla sperimentazione di tecniche innovative nella conservazione e riproduzione delle specie botaniche, cimentandosi nella miniatura, nel disegno di paesaggio, nell’arte di fare i colori, nella stampa a matrice naturale delle piante, nella preparazione di erbari secchi e dipinti.

Dell’opera di Cibo, personalità riservata e modesta, si perse ben presto memoria e i suoi disegni andarono dispersi in numerose biblioteche del mondo, spesso attribuiti ad artisti nordici o fiamminghi, fino a quando diversi codici e disegni furono rintracciati ed a lui attribuiti da Lucia Tongiorgi Tomasi. Ora raccolti, catalogati, riprodotti e studiati in questo straordinario volume illustrato, che spiega anche per quale motivo il paesaggio marchigiano sia stato percepito per molto tempo come un’Arcadia ideale.

Info: Il Lavoro Editoriale