Gae Aulenti, creatività e femminilità nel segno dell’architettura

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Gae Aulenti, creatività e femminilità nel segno dell’architettura

gae-aulentiDa Parigi a Venezia, da Barcellona a San Francisco, passando per Torino, Perugia e Tokio, questi alcuni dei tanti luoghi toccati dall’eleganza di Gae Aulenti, la Signora dell’architettura che ha segnato la storia dell’architettura moderna e lascia in eredità progetti in tutto il mondo e una produzione sterminata ed eterogenea che va dal design al disegno industriale.
Non ha creati spazi ex novo, ma con gusto, eleganza e sapienza ha restaurato spazi preesistenti in modo magistrale. Tra le sue più celebri ristrutturazioni, la Gare d’Orsay (1980-86), stazione ferroviaria parigina trasformata nel museo degli impressionisti, ma anche Palazzo Grassi a Venezia (1985-86), sede per le grandi mostre internazionali, o il più recente Palavela di Torino (2006), nato per Italia 61 e trasformato in stadio per sport invernali. Senza dimenticare il nuovo allestimento del Musée National d’Art Moderne al Centre Pompidou di Parigi (1982-85), il nuovo accesso alla Stazione Santa Maria Novella a Firenze (1990), il Museo d’arte catalana di Barcellona (2004) e il nuovo Asian Art Museum San Francisco, le ex Scuderie del Quirinale a Roma (1997), il progetto di ampliamento dell’aeroporto di Perugia e la sede della Cancelleria dell’Ambasciata Italiana e l’Istituto Italiano di Cultura a Tokio. Uno degli ultimi interventi a Palazzo Branciforte, di Palermo un edificio della fine del ‘500 in pieno centro storico.
Numerosi i premi e i riconoscimenti che hanno segnato la sua gloriosa carriera, l’ultimo dello scorso 16 ottobre, quando aveva ritirato il premio alla carriera conferitole dalla Triennale di Milano.
Gae Aulenti, formatasi nel contesto del dibattito architettonico italiano degli anni Cinquanta, fa parte di quel percorso che si pone come reazione al razionalismo e che si concretizza anche nella nuova corrente del neoliberty. Considerata il più completo artefice dello stile italiano nel mondo, al quale ha apportato personalità e creatività ma anche intensa femminilità. Ne sono una prova le sue bellissime lampade che come design rappresentano oggi la massima espressione di funzionalità e di prestigio.
Sostenitrice di un’architettura in stretta relazione ed in interconnessione con l’ambiente urbano esistente, che diviene quasi la sua forma generatrice, Aulenti ha cercato con i suoi numerosi progetti di trasferire nello spazio architettonico la molteplicità e l’intensità degli elementi che vanno a definire l’universo urbano.

 

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Il Museo d’Orsay, Parigi

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Lampada pipistrello