Edward Hopper (1882-1967)

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Edward Hopper (1882-1967)

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Palazzo Fava, Bologna

Fino al 24 luglio 2016

 

Gli USA degli anni Sessanta? In mostra con Hopper.

È infatti dedicata a Edward Hopper (1882-1967), icona dell’arte americana del XX secolo, la mostra che si apre a metà marzo a Palazzo Fava, subito dopo la chiusura di quella in corso su Guido Reni e i Carracci, che termina il 13 marzo.

La mostra comprende oltre 160 opere dell’artista newyorkese, tra acquerelli, dipinti ad olio, carboncini e gessetti, provenienti dal Whitney Museum di New York che coprono pressoché l’intero arco della produzione dell’artista, dai primi del Novecento agli anni Sessanta.

Fra le opere già certe (per altre le trattative sono in corso) ci sono capolavori come New York Interior (c. 1921), in cui Hopper, quasi spiando da una finestra all’interno di una camera, ritrae una donna di spalle, che cuce. Il vestito e la gestualità del soggetto richiamano le ballerine di Edgar Degas, impressionista molto amato da Hopper.

Altra opera notissima è South Carolina Morning (1955), quadro in cui Hopper si riferisce a una viaggio fatto anni prima a Charleston, insieme con la moglie Josephine. Quest’opera è l’unica, in tutta la produzione dell’artista newyorkese, in cuiviene ritratta una donna afroamericana.

Molto interessanti sono anche alcuni studi preparatori per quadri – del periodo ‘classico’ di Hopper – che sono diventati capisaldi dell’arte del Novecento: da Study for Morning Sun (1952) a Study for Girlie Show (1941), da Study for Gas (1940) a Study for City Sunlight del 1954.

 

Info: Palazzo Fava

 

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