Donatello, il Rinascimento. Palazzo Strozzi e Museo Nazionale del Bargello, Firenze

Donatello, il Rinascimento. Palazzo Strozzi e Museo Nazionale del Bargello, Firenze

Fino al 31 luglio 2022

REGALO’ IL SENTIMENTO ALLA MATERIA

Nacque a Firenze nel 1386, Donato Bardi. Già nel 1406 la sua prima scultura. Forse non doveva essere uno scultore, ma di fatto Donatello ebbe la forza e la capacità per esserlo. E divenne maestro insuperabile e definitivo non solo per il suo tempo. Ridare a Donatello lo splendore, la notorietà, la popolarità che merita, questo il senso della mostra, che ricostruisce il percorso eccezionale di uno degli artisti più importanti e influenti di tutti i tempi, a confronto con capolavori di personalità a lui contemporanee quali Brunelleschi e Masaccio, Mantegna e Giovanni Bellini, ma anche successivi come Raffaello e Michelangelo.
La riflessione approfondisce la grandezza rivoluzionaria della padronanza e gestione dei materiali, delle tecniche e dei generi. Scultore supremo del Quattrocento, prediletto della famiglia Medici, insieme a Brunelleschi e Masaccio, Donatello diede il via alla straordinaria stagione del Rinascimento, proponendo nuove idee e soluzioni figurative che hanno segnato per sempre la storia dell’arte occidentale. Attraverso le sue opere Donatello rigenera l’idea stessa di scultura, con una potenza di visione unica in cui unisce le scoperte sulla prospettiva e un concetto totalmente moderno di umanità. La dimensione psicologica dell’arte di Donatello abbraccia in tutta la sua profondità le più diverse forme delle emozioni, dalla dolcezza alla crudeltà, dalla gioia al dolore più straziante.
Sono circa 130 le opere in esposizione, tra sculture, dipinti e disegni con prestiti unici, alcuni dei quali mai concessi prima, provenienti da quasi sessanta tra i più importanti musei e istituzioni al mondo come la National Gallery of Art di Washington, il Metropolitan Museum of Art di New York, il Victoria and Albert Museum e la National Gallery di Londra, il Musée du Louvre di Parigi, gli Staatliche Museen di Berlino, il Kunsthistorisches Museum di Vienna, le Gallerie degli Uffizi, la Basilica di Sant’Antonio a Padova e le basiliche fiorentine di San Lorenzo, Santa Croce e Santa Maria Novella.
Purtroppo nessun suo scritto è giunto fino a noi. Non si sposò mai e poco altro si sa. Come scrive il curatore della mostra Francesco Caglioti, “Ha introdotto nuovi modi di pensare, produrre, vivere l’arte. Eppure questo genio nel nostro immaginario non occupa lo spazio che merita”. Si cerca quindi di recuperarne l’immensità perché forte resta la voglia di stupirci ancora.

Info: Palazzo Strozzi

Didascalia dell’immagine in alto: Donatello, Madonna col Bambino, 1420 ca. (particolare)

 

Alcune immagini dell’allestimento: