Cultura come risorsa e come valore

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Cultura come risorsa e come valore

Ancona, 8 e 9 aprile 2011, Teatro delle Muse
Con Spacca e Marcolini anche Lang, Cipolletta, Causi, Ghini e Solari

 

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Forum “Cultura come risorsa e come valore“. Un titolo pieno di speranza per una due giorni, venerdì 8 e sabato 9 aprile, ad Ancona, nel grande Teatro delle Muse con affaccio al mare e al porto. A chiamare al raduno e all’ascolto di molte voci è la Regione Marche, da sempre impegnata e spesso con buoni risultati in un settore che da alcuni anni si tenta di portare a regime, di osservare con strumenti e prassi anche economici, di studiare per poi agire in termini produttivi. Termini quanto mai idonei ad un territorio dove l’ imprenditorialità diffusa è una realtà concreta, anche in periodi di crisi. Una rete di piccole e medie aziende ha consentito, e in buona parte consente, a questa regione di godere di un discreto benessere economico e sociale, ed anche culturale. Ora sia il Governatore, Gian Mario Spacca, che l’assessore alla Cultura, Pietro Marcolini, hanno nei loro programmi un “risveglio culturale” che non dimentichi, ma anche si avvalga, della storia imprenditoriale della regione. Quindi puntano a creare aziende anche per i cosiddetti beni immateriali, certi che siano le idee, il progetto, la cultura, i valori a far muovere poi l’economia. Ma nel contempo la fabbrica delle idee è forse tempo che assuma carattere di stabilità e coerenza economica. Senza cercare di farne uno dei troppo presto dimenticati distretti industriali marchigiani, che pure hanno avuto un ruolo determinante nello sviluppo costante degli ultimi decenni, l’obiettivo è oggi (almeno così pare di intuire dal programma del Forum) quello di “sedimentare il fin qui pensato e ideato e dare solide gambe ad un comparto che non è più un “vago indotto” o una “fetta del terziario avanzato”, ma che esso stesso crea indotto e, soprattutto, alimenta settori come l’edilizia, l’ambiente, i trasporti, il turismo, nonché tutta una serie di “aziende culturali”, spesso non codificate e/o individuate come tali. Le Marche, come del resto tutte le Regioni, si interrogano sul sentiero da battere o da abbattere tra soggetti pubblici (peraltro ineludibili soprattutto per quanto riguarda conservazione e tutela dei beni culturali) e nuove imprese culturali. Ma in realtà si tratta solo vagamente di imprese. Nebulose sono infatti le formule gestionali di questo “nuovo settore” che è per lo più popolato, anche quando dedito ad attività economiche, da associazionismi di varia natura, fondazioni, centri studi, società miste pubblico-privato, ONLUS e Coop, anche queste di varia natura. Mancano nuove aziende, capaci di competere e di vivere di energie proprie: una new economy basata sulla cultura che produce valori e di conseguenza benessere e ricchezza. Tra il napoleonico esempio francese, dove da secoli lo Stato continua ad investire ingenti risorse e a sostenere complessi apparati e organizzazioni, ai modelli anglosassoni, dove per Fondazione spesso si intende un’entità economicamente autonoma ed indipendente, molte potrebbero essere le fasi intermedie e le alternative.
Questi due poli opposti necessariamente devono avvicinarsi.
Per questo forse sono al Forum tante personalità dell’economia insieme ad attori e registi? Dal ritorno ad Ancona per una seconda volta di Jack Lang a Innocenzo Cipolletta e Marco Causi, Massimo Ghini e Giampiero Solari. Questo sfavillio culturale di VIP e di volti assai noti anche al grande pubblico, consentirà una riflessione dinamica sulle nuove analisi e le proposte concrete che si ascolteranno. Così almeno si spera, anzi si auspica.

 

Info: Cultura MarcheIl programma e gli orari