CARLO CRIVELLI. LE RELAZIONI MERAVIGLIOSE. Palazzo Buonaccorsi, Macerata

CARLO CRIVELLI. LE RELAZIONI MERAVIGLIOSE. Palazzo Buonaccorsi, Macerata

Fino al 12 febbraio 2023

Un marchigiano per scelta, ma anche per sventura, perché l’artista veneziano visse in questa regione dopo un trasferimento a Zara (a quel tempo sotto la Serenissima) a seguito di una gravosa vicenda giudiziaria. Carlo Crivelli, figlio d’arte e fratello del pittore Vittore (con il quale ebbe pessimi rapporti ma da cui fu sempre seguito e imitato), nasce presumibilmente tra il 1430 e il 1435 a Venezia. Ben presto si allontana dalla Laguna, in seguito a una condanna per concubinato con la moglie di un marinaio. Rispetto ai primi anni veneziani non si conservano opere documentate con certezza e si è ipotizzato che si sia formato con i Vivarini oppure con i Bellini. Sulla base della sua cultura figurativa e dello stile è invece certa la frequentazione della Padova della metà del ‘400, caratterizzata dalla presenza di Donatello e Filippo Lippi e dalla bottega dello Squarcione. Dopo secoli non ancora tutta chiara la sua vicenda esistenziale, mentre quella umana ed artistica risplende di fulgore seppure disseminate tra verdi colline e borghi. Non a caso questa doverosa mostra, oltre che a Palazzo Bonaccorsi, trova spazio tra verdi colline di 8 comuni: Corridonia, San Ginesio, Sarnano, Monte San Martino, San Severino Marche, Serrapetrona, Belforte del Chienti. Non un itinerario ma un percorso storico artistico che potrebbe restare permanente.
Cattiva letteratura disse anni addietro che la fortuna e la fama di Carlo Crivelli fosse dovuta alle sue opere collocate a Brera, a Milano. Ma questo è soprattutto un gossip di cattivo gusto. Forse dobbiamo ringraziare i vari conquistatori che ci hanno derubato di parte della nostra bellezza?
Ma lasciamo perdere ed invece anneghiamo con gioia degli occhi e del cuore nelle sale di Palazzo Bonaccorsi per ammirare la Madonna con il Bambino, Madonna del latte proveniente dalla Pinacoteca Parrocchiale di Corridonia, Madonna con il Bambino da Accademia Carrara di Bergamo, Pietà (Cristo morto compianto dalla Vergine, san Giovanni Evangelista e santa Maria Maddalena) dai Musei Vaticani, San Francesco che raccoglie il sangue di Cristo da Museo Poldi Pezzoli di Milano, Cristo benedicente da Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo a Roma oltre a un’opera del fratello Vittore Crivelli, San Sebastiano e devoti custodita nei depositi della Soprintendenza presso la Galleria Nazionale delle Marche di Urbino e che sarà restituita a fine mostra alla città di Montegiorgio, da cui proviene.
Pittore inquieto, sperimentatore, pieno di grazia e di genio, Carlo Crivelli è una delle figure più intriganti del XV secolo. Sconosciuto per decenni, riscoperto e adorato soprattutto dagli artisti preraffaelliti inglesi, conteso dai collezionisti del mondo, Carlo Crivelli a oggi è una figura indipendente che proietta il suo fascino, fatto di invenzioni sempre diverse, estrema perfezione tecnica e mistero.
Scrive di lui Pietro Zampetti: ”Non se ne sta quieto, né mostra di essere pago di una creatività scontata e ripetuta; si arrovella invece nel cercare non composizioni nuove, ma nuove soluzioni formali, quasi soggiogato dalla esigenza di un’impossibile perfezione “

Info: Musei Macerata

Didascalia dell’immagine in alto: Carlo Crivelli, Pietà (Cristo morto compianto dalla Vergine, san Giovanni Evangelista e                                                                       santa Maria Maddalena)

 


Carlo Crivelli, Madonna con il Bambino


Carlo Crivelli, San Francesco che raccoglie il sangue di Cristo


Carlo Crivelli, Madonna col Bambino-Macerata