Bruno Mangiaterra. Abitare la storia nella Misericordia

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Bruno Mangiaterra. Abitare la storia nella Misericordia

mangiaterra2L’immagine discende dal nostro esilio
Mole Vanvitelliana, Ancona
Fino al 30 ottobre 2016

 

Nell’anno del Giubileo straordinario della Misericordia, accanto alle iniziative propriamente religiose, le Marche hanno deciso di promuovere iniziative culturali che aiutano ad aprirsi al tema della misericordia come categoria esistenziale e relazionale, cui tutti possono essere interessati. In questo contesto un posto di primo piano va riconosciuto all’arte.

E’ nel contesto del rapporto tra arte e cristianesimo e tra arte e misericordia che si ritiene importante misurarsi con l’esperienza pittorica di un artista come Bruno Mangiaterra, forse uno degli artisti che più hanno legato il loro nome all’immagine che prevede la parola, attraverso una mostra delle sue opere e un relativo volume monografico che faccia il punto sulla sua produzione artistica e che, in un progetto interattivo di pittura poesia e filosofia, interpreti restituisca la connessione tra Misericordia arte e vita.

Tra i protagonisti della generazione che nelle Marche e in Italia ci introduce alla cultura artistica degli anni Ottanta e Novanta, Bruno Mangiaterra ribadisce una felice coerenza all’interno di cimenti e di capaci soprassalti poetico letterari che ci aiutano ad entrare nelle drammatiche vicissitudini della Globalizzazione e della Europa delle increspature ideologiche e religiose da cui la Speranza dell’Impegno e la tragedia della sconfitta operata dalla violenza. L’arte produce la coscienza della Libertà e della Democrazia, accompagna la Giustizia e si propone cimento della Carità. L’arte di Bruno Mangiaterra si è misurata non nella illustrazione passiva, bensì ha desiderato partecipare dal di dentro dei temi del giubileo con lo svolgimento delle grandi immagini della Solitudine, della Solidarietà, della Migrazione, della Ritualità, della Morte e della Vita come affermazione di Libertà e come sconfitta nella Storia della Violenza. Avere e donare, farsi carico della Misericordia è riconsiderare il Messaggio del Vangelo di Amare il Prossimo come se stessi. Il linguaggio dell’arte di Bruno Mangiaterra impone un impegno all’artista e a chi con lui partecipa di questo tema, di questo itinerario volto alla comunitaria rifondazione dell’Umanesimo per le sfide che accolgono l’Europa e ciascuno di noi. La mostra si avvale della direzione di allestimento degli arch. Di Matteo e Tarsetti , che in un dialogo costruttivo con Mangiaterra hanno saputo reinventare lo spazio affascinante della grande Mole ad Ancona, per cui la visita alla Mostra di Mangiaterra sarà anche occasione di rileggere e reinterpretare questo che resta uno degli spazi più importanti e istituzionali non soltanto delle Marche ma in Italia.

 

Audiointervista di Loredana Cinti a Giancarlo Galeazzi

 

Info: Mostra Bruno Mangiaterra

 

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