Boldini, Previati e De Pisis. Due secoli di grande arte a Ferrara

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Boldini, Previati e De Pisis. Due secoli di grande arte a Ferrara

mentessi324Palazzo dei Diamanti, Ferrara
Fino al 13 gennaio
2013

 

A Palazzo dei Diamanti i capolavori del Museo Boldini e delle altre raccolte d’arte moderna e contemporanea di Palazzo Massari: Boldini, Previati, Mentessi, Minerbi, Melli, Funi e De Pisis, ovvero dei più importanti artisti ferraresi dell’Ottocento e del Novecento, assieme a Gemito, Boccioni, Carrà, Sironi e ad altri grandi maestri italiani.

L’idea della mostra è nata a per la chiusura del complesso di Palazzo Massari, che ospita le collezioni delle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea, in seguito al sisma che nel maggio scorso ha colpito l’Emilia-Romagna. Fino a quando non verranno eseguiti importanti lavori di consolidamento dell’edificio, i tesori d’arte che esso custodiva non saranno fruibili. Di qui la decisione di dare loro visibilità, sia pure temporanea, in una mostra a Palazzo dei Diamanti, per sottolineare l’importanza e la qualità del patrimonio di Palazzo Massari ma anche per sensibilizzare alla salvaguardia di questo e di altri beni artistici danneggiati dal terremoto.
L’intenzione del Comune di Ferrara e di Ferrara Arte è inoltre di presentare la mostra, dopo questa “prima” ferrarese, in altre sedi espositive italiane.

 

 

boldini-ridBoldini, Previati e De Pisis. Due secoli di grande arte a Ferrara riunisce un’ottantina tra dipinti, sculture e opere su carta che raccontano oltre 150 anni di produzione artistica locale, ma anche nazionale e internazionale. Il percorso si apre con le testimonianze della civiltà figurativa ferrarese della prima metà dell’Ottocento. Dopo la metà del secolo, la fortuna di generi come il ritratto, la veduta e il paesaggio è spesso legata a personalità attive anche fuori Ferrara, tra tutti Giovanni Boldini, che sarà figura di spicco del rinnovamento della pittura italiana e internazionale della seconda metà del secolo, prima nella Firenze macchiaiola e poi nella Parigi degli impressionisti. Un ampio nucleo di capolavori di Boldini testimonierà il suo ruolo di indiscusso protagonista della Belle Époque e, al tempo stesso, la nascita del museo a lui dedicato che fu istituito nel 1935: icone della sua ritrattistica come il Ritratto del piccolo Subercaseaux, Fuoco d’artificio, la Passeggiata al Bois de Boulogne o La signora in rosa, ma anche interni d’atelier, nature morte e vedute.

 

Un capolavoro simbolista di Previati come Paolo e Francesca ed altri suoi dipinti divisionisti saranno presentati assieme ad opere di ispirazione secessionista e futurista di Arrigo Minerbi, Aroldo Bonzagni, Umberto Boccioni, Roberto Melli e Annibale Zucchini, a sottolineare il ruolo anticipatore del pittore e l’importanza della sua lezione per la generazione successiva. L’animato clima artistico italiano tra le due guerre sarà poi evocato da un lato dalla pittura tonale di Roberto Melli, legata alla vena espressionista della “Scuola Romana”, dall’altro dal moderno classicismo di uno dei massimi esponenti di “Novecento”, Achille Funi, che verrà accostato a pionieri del “ritorno all’ordine” e delle poetiche arcaiste, quali Carlo Carrà e Mario Sironi.
In un ambito internazionale s’iscrive invece la vicenda artistica di Filippo de Pisis, del quale è possibile ripercorrere l’intera parabola creativa: dalle nature morte marine di ispirazione metafisica (Le cipolle di Socrate) agli esiti della sua “stenografia pittorica” che caratterizzano, ad esempio, le vedute parigine, dalle penetranti effigi maschili come il Ritratto di Allegro ai lirici, commoventi capolavori della maturità quali La rosa nella bottiglia e Natura morta con calamaio.

 

 

Informazioni: Palazzo Diamanti Ferrara, Call Center Ferrara Mostre e Musei tel. 0532.244949; e-mail diamanti @ comune . fe . it.

 

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