Beatitudine celestiale a Fano. Santa Maria Nuova, Fano

Beatitudine celestiale a Fano. Santa Maria Nuova, Fano

Dal 4 al 25 agosto 2023

I CONCERTI D’ORGANO TRASCINANO IN PARADISO

 

La magia della musica, la melodia, la tradizione sono tutti elementi che possono fare di un’estate una insolita stagione di cultura. Non solo mare e spiagge, quindi. Ma anche spiritualità, incontro con l’arte, col suono, con la storia con i tradizionali concerti d’organo a Fano, a Santa Maria Nuova. Anche questo anno un sorprendente e ricco calendario: 4 agosto -Tea Kulaš; 11 agosto – Francesco di Lernia (organo) insieme a Carlo Solinas (pianoforte); 18 agosto – Hilmar Gertshen; 25 agosto – Ilaria Centorrino in questa splendida e nota sede, dove un fedelissimo pubblico affluisce da anni. Fano, nel 1959 volle impreziosire la chiesa di Santa Maria Nuova, posta al centro della città, a pochi metri dalla famosissima piazza della Fortuna, con un organo di particolare interesse e di grandi dimensioni. I frati Minori si rivolsero alla ditta Mascioni di Cuvio (Varese) per l’erezione di un nuovo organo. Forse il più grande delle Marche. Venne inaugurato il 6 dicembre 1959. Lo  strumento è a trasmissione elettrica ed è composto da 2952 canne, collocate all’interno di due ampie stanze, apparentemente nascoste dalle grandi canne di facciata. Lo strumento è dotato di tre manuali di 61 tasti. Ed è dal 1962 che la città di Fano ospita questa importante rassegna di concerti d’organo, che si svolge sempre in modo positivo da molti decenni. Sempre nel 1962 iniziarono a vibrare le migliaia di canne del nuovissimo organo Mascioni.
L’importanza della storiografia organistica di Fano è rilevante: lo dimostra non solo la qualità dei musicisti chiamati fin dalle prime edizioni: moltissimi sono internazionali e conosciuti dovunque come artisti di prestigio. Numerosissima è sempre stata la presenza di cultori della musica organistica presenti ai concerti. Facilitata anche dalla presenza del Conservatorio di Pesaro. A tutt’oggi si sono realizzati più di 300 concerti. Se Platone avesse ascoltato i concerti d’organo a Santa Maria Nuova di Fano facilmente li avrebbe definiti: «Una reminiscenza di beatitudine celestiale». Questi concerti, eseguiti dai migliori musicisti del mondo, sono terreno nel quale lo spirito si esprime, vive e fiorisce.
Veramente questi artisti, che vivono di musica e di suoni, sono non solo inseriti nel contesto del bello e del buono (cioè del kalòs), ma pur digitando sui tasti, respirano e propongono una dimensione di alta spiritualità, cioè di paradiso.
I loro adagi, i dolcissimi e armoniosi piani, silenzi, le pause (Gabriele Dannunzio affermava che «i suoi palpiti non sono uditi se non durante la pausa dei suoni»). Ma anche i fortissimi, i pieni assordanti ci propongono sensazioni di sicurezza, coraggio, forza, incisività, fors’anche prepotenza.
E gli arpeggi che si sviluppano armoniosi, si rincorrono, quasi desiderio d’infinito, ci lasciano un po’ delusi quando percepiamo che ormai si avvicina la conclusione, poiché si fanno più rari; ci ricordano l’espressione conclusiva dell’Infinito di Giacomo Leopardi «il naufragar m’è dolce in questo mare».

(riflessioni storiche di Giancarlo Mandolini)