Artevagando – Gli inginocchiatoi di Montefiorentino

Artevagando – Gli inginocchiatoi di Montefiorentino

UN’OPERA LIGNEA DI GRANDE BELLEZZA

               

 

Con la giornalista Loredana Cinti e lo storico Giancarlo Mandolini, torniamo in questo caldissimo luglio, nel comprensorio di Montefiorentino, attirati anche dal grande verde che resiste e mitiga le alte temperature. Si tratta di una energia certamente derivante anche dalla purezza dell’aria e dal paesaggio, entrambi invitanti alla calma e alla spiritualità. Siamo ancora nel Convento Francescano dei Frati Minori, zona Frontino, nella Comunità Montana del Montefeltro (Pesaro Urbino). Questa nuova “incursione artistica” nell’entroterra marchigiano ci conduce alla scoperta di due pregiatissimi inginocchiatoi, nei pressi delle cantorie nella Cappella fatta costruire dal conte Carlo Oliva nel 1484; una famiglia importante per il Rinascimento, al livello e in contatto con le famiglie dei Malatesta, i Montefeltro e i Gonzaga. Ma la “prima pietra” del Convento pare risalga allo stesso San Francesco e ai suoi primi compagni, come romitorio nel 1213 circa. Nei secoli seguirono rifacimenti e cambiamenti, fino all’intervento dei Conti Oliva, (1484), di cui essenzialmente resta l’attuale dimensione e un’architettura non più del tutto originale. Ma è importante andarli ad osservare e a studiare questi inginocchiatoi, intarsiati dal Maestro Zocchini e simili a quelli di Fano, riservando loro un po’ del vostro tempo, poiché si tratta di un’opera lignea unica nel suo genere. Sarà poi inevitabile ripensare alla complessità, importanza e bellezza della ritualità e religiosità di un tempo e di quanta meraviglia artistica ci hanno lasciato.

FOTO IN ALTO: DALL’ARCHIVIO PERSONALE DI GIANCARLO MANDOLINI

Ascolta l’audiointervista di Loredana Cinti: